Benvenuti su un altro articolo firmato Buona Dieta! Alcuni studi hanno rivelato che esiste un legame tra dieta e fertilità che può rivelarsi determinante se si vogliono avere maggiori probabilità di diventare madri; quindi anche la coppia che cerca di avere un bambino deve dunque fare attenzione a quello che mangia.
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- Cos'è la quinoa?
- Quali cibi contengono il magnesio?
- Cosa evitare in cucina per favorire la fertilità
- Cause infertilità maschile e femminile: il fattore nutrizionale è la prima causa
- Consigli anche per i futuri papà
- Le proprietà della frutta secca
- Ecco un esempio di dieta settimanale che favorisce la fertilità sia per uomini che per donne
Ci sono alcuni alimenti che inseriti in una dieta favoriscono la fertilità e sono elencati di seguito.
- Pesce
- Zinco
- Olio extravergine
- Pasta, riso e pane integrale: per evitare un innalzamento eccessivo della glicemia e dell’insulina, turbando così l’equilibrio della riproduzione.
- Quinoa (Chenopodium quinoa): oltre a essere consumato previa cottura, o come ingrediente delle zuppe, viene spesso utilizzato dall’industria per la preparazione di paste, cereali da prima colazione, vari alimenti preconfezionati e dolci. È ricco di tutti gli aminoacidi utili a favorire la fertilità, compresa la lisina (presente in quantità molto minore anche nel granturco, nel riso e nel frumento).
- Frutta e verdura: ricche di vitamine, enzimi, minerali e antiossidanti, che proteggono le membrane cellulari.
- Aglio: contenente zolfo, capace di prevenire le infezioni alle ovaie, e selenio, che incrementa il numero di spermatozoi e ne aumenta la motilità.
- Asparagi: contengono betacarotene, iodio, potassio, zinco.
- Frutti rossi: contengono vitamina C in grandi quantità.
- Cavolfiore: è ricco di vitamine (l’acido folico, la vitamina B6, la vitamina C) che proteggono gli ovuli e gli spermatozoi; contiene inoltre boro, che è in grado di alzare i livelli di estradiolo.
- Mandorle: contengono la vitamina E, potente antiossidante, e l’arginina, che aumenta il numero e la motilità degli spermatozoi.
- Ananas: contiene bromelina, un enzima che facilita la digestione.
Cos'è la quinoa?
La quinoa è un'erbacea naturale del Sud America in particolare delle Ande, essa cresce ad altezze comprese tra i 1800 e i 5000 metri. Molto spesso si confonde questo alimento con i cereali anche se non lo è, la pianta della quinoa è notevolmente grande e produce una sorta di rami ruvidi spessi e alti in cui, in mezzo a foglie e fiori, si producono semi con piccole pannocchie. Quando queste pannocchie sono secche vengono raccolte per estrarre i piccoli semi, appunto la quinoa.
La quinoa si presta molto bene ai terreni poveri e secchi, per questo è semplice da coltivare. In natura esistono una moltitudine di varietà diverse di quinoa che si differenziano anche per il loro colore caratteristico, le più conosciute sono quelle rosse, nere e gialle.
Le proprietà della quinoa
La quinoa è un Superfood poiché possiede innumerevoli proprietà benefiche e inoltre è un alimento molto conosciuto e utilizzato che permette di adattarsi a molteplici ricette. Sul sito Super Food Store è possibile trovare consigli e ispirazioni di ricette molto utili, oltre a scoprire moltissime e preziose informazioni su i superalimenti che la natura ci mette a disposizione. La quinoa ha moltissime proprietà e valori nutrizionali ottimi per mantenere un buono stato di salute. Innanzitutto è bene ricordare che possiede vitamina B2, indispensabile per molte funzioni del metabolismo e per contrastare l'emicrania. Contiene inoltre la vitamina C ed E, migliora l'apparato circolatorio, e ha una dose elevata di saponine, un prezioso alleato per mantenere in buona salute la nostra pelle.
La quinoa è utilizzata dai celiaci poiché non contiene glutine al suo interno, inoltre è decisamente ipocalorica poiché in 100 grammi di alimento si hanno solo 370 chilo-calorie. Nonostante questo si tratta di un prodotto molto sostanzioso che possiede diversi minerali come zinco, fosforo e magnesio e una percentuale discreta di proteine, per questo si adatta alla perfezione per l'uso alimentare nelle diete degli sportivi.
Per quanto concerne il cibo... se cerchi un regime alimentare che ti permetta di purificare il tuo corpo leggi il nostro articolo sull'Iridologia.
Gli usi in cucina
La quinoa si presta a innumerevoli ricette e utilizzi, la sua buona percentuale di proteine (circa il 13%) la rende un'alimento prezioso per le diete ipocaloriche e degli sportivi, ma non solo, è indicata anche per i vegetariani e vegani che hanno necessità di integrare le proteine nella loro dieta. La quinoa può essere consumata all'interno di diversi piatti, come i primi o le insalate. Inoltre questa può essere acquistata sotto diverse forme: la quinoa soffiata, in fiocchi o la farina.
Se viene acquistata soffiata può essere utilizzata all'interno di yogurt o insalate, addirittura si può ammorbidire così da creare un composto per polpette vegane/vegetariane. La quinoa in farina è utilizzata per realizzare la pasta o i biscotti; infine la quinoa in fiocchi viene messa a mollo nell'acqua per ricavarne un alimento utile per i primi piatti condito con verdure fresche di stagione oppure nelle zuppe.
Perché è diventata un superfood di successo
Nel 2013 è stato celebrato l'Anno Internazionale della Quinoa, un alimento che fino a qualche anno fa era solo un prodotto utilizzato dalle popolazioni andine e povere del territorio. Negli ultimi anni la quinoa ha raggiunto un successo incredibile e questo è merito dei suoi benefici e vantaggi per la salute. Infatti questo prodotto possiede ben nove amminoacidi che riescono a garantire un perfetto funzionamento dell'organismo.
Esattamente dal 2006 fino a giorni nostri il prezzo di questo seme si è triplicato, e i consumatori sono disposti a pagare un'ingente cifra per gustare questo prodotto. Prima si poteva trovare solamente nelle botteghe ed era un prodotto di nicchia, mentre oggi è facilmente reperibile nei migliori supermercati. Avendo una percentuale di proteine più alto del grano e del riso, è perfetto per le diete ipocaloriche e per gli sportivi, essendo utilizzato anche dai celiaci. I suoi utilizzi sono molteplici e viene utilizzato sia come primo che contorno, inoltre sta riscuotendo un enorme successo anche nella pasticceria, in cui la sua farina viene utilizzata come sostituta alla farina di grano per coloro che sono intolleranti o per donare un gusto differente alle proprie pietanze.
Quali cibi contengono il magnesio?
Una menzione speciale va fatta persino nei confronti della frutta, ma con riferimento a determinate qualità come banane, fichi, pesche e avocado. Mentre gli alimenti di origine animale (carne, pesce, latte e derivati) hanno una bassissima quantità di magnesio e non riescono, quindi, a compensare le eventuali lacune in tal senso. Ad ogni modo, con una dieta bilanciata si possono ottenere dei risultati eccezionali capaci di elevare incredibilmente il quantitativo di magnesio necessario per il proprio organismo.
Il magnesio è un minerale presente in moltissimi alimenti; tra i principali possiamo citare le verdure a foglia verde, i legumi, le noci, i semi, il cacao e la frutta secca. In particolare, tra le verdure a foglia verde ricche di magnesio possiamo citare la lattuga, il spinacio, il broccolo e il cavolo.
Tra i legumi ricchi di magnesio possiamo invece citare i fagioli, i piselli e le lenticchie.
Tra le noci maggiormente ricche di magnesio possiamo infine citare le mandorle, le noci del Brasile e le noci pecan.
Cosa succede in assenza di magnesio nel nostro corpo?
Sulla base dei dati raccolti dalla società italiana di nutrizione Umana, l’assunzione costante di magnesio che si invita a prendere per soddisfare il fabbisogno giornaliero è di 240 mg a partire dagli 11 anni. Tra l’età di 1 fino ai 3 anni, se ne dovrebbero assumere 80 mg al giorno, per poi crescere proporzionalmente: dai 4 ai 6 anni sono 100 mg al giorno e dai 7 fino ai 10 sono 150 mg.
È molto difficile trovarsi alle prese con una concentrazione alta di magnesio nell’organismo, generalmente il corpo riesce ad eliminare molto facilmente questo minerale. I fattori invece che possono contribuire ad aumentare il rischio di carenze di magnesio sono il consumo eccessivo di alcol, l’assunzione di precisi farmaci, come la digossina o malfunzionamento di assorbimento intestinale. Per di più, la carenza di magnesio può di fatto essere la causa principale di interventi chirurgici o di ustioni davvero estese ed è spesso stata attribuita ad una diarrea cronica e al diabete. La crescita dell’età per di più sembra essere un fattore importante che pone tutte le condizioni affinché questo minerale sia più assente: diminuisce infatti la capacità di assorbimento e aumenta l’escrezione di magnesio nelle urine.
Generalmente l’assenza o l’abbassamento di magnesio, causa ipereccitabilità, fragilità muscolare e sonnolenza. I sintomi legati alla carenza di magnesio sono molto specifici: una bassa carenza può essere attribuita a perdita dell’appetito, stanchezza, vomito, dolori muscolari e crampi. In moltissimi casi si deve ricorrere all’assunzione di magnesio oltre quello recuperato dagli alimenti, questo perché gli alimenti hanno un basso contenuto di magnesio, proprio come lo sono le acque demineralizzare. Il 10% del nostro fabbisogno di magnesio proviene proprio dall’acqua, motivo per cui è bene tenere a mente che, se si scegli di utilizzare un depuratore, non mi sogna assolutamente dimenticare di aggiungere dei Sali minerali nel corso della depurazione dell’acqua.
I maggiori disturbi provocati dalla carenza di magnesio sono quelli legati all’apparato muscolo scheletrico: si pensi ad esempio a mialgie, artralgie e crampi. La cosa che più sorprende è che questi disturbi non si presentano necessariamente in maniera isolata, ma possono essere accompagnati da una sensazione di debolezza e astenia diffusa. La maggior parte delle persone che soffrono di carenza di magnesio, infatti, avvertono una generale sensazione di stanchezza e spossatezza che limita notevolmente le loro attività giornaliere.
In alcuni casi la carenza di magnesio può avere delle conseguenze anche sull’apparato cardiovascolare: si pensi ad esempio all’angina pectoris, una condizione caratterizzata da dolore al petto causato da un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.
Un’altra conseguenza della carenza di magnesio è l’osteoporosi, una condizione caratterizzata da una progressiva diminuzione della massa ossea che rende le ossa estremamente fragili e suscettibili di fratture. In alcuni casi ci possono anche essere delle conseguenze sull’apparato digerente: si pensi ad esempio alla stipsi, una condizione caratterizzata da una ridotta frequenza di evacuazione e da feci dure e secche.
La carenza di magnesio può anche causare delle alterazioni dell’umore: si pensi ad esempio alla depressione, una condizione caratterizzata da tristezza e apatia, senza contare le conseguenze che si manifestano sull’apparato nervoso (ansia, una condizione caratterizzata da una sensazione di paura e di disagio).
In taluni casi la mancanza di magnesio può avere anche delle conseguenze sull’apparato respiratorio che si manifestano con l’asma, una condizione caratterizzata da difficoltà respiratorie.
Cosa evitare in cucina per favorire la fertilità
In alcuni regimi dietetici, per favorire la fertilità, bisogna invece evitare gli alcolici, che riducono il numero di spermatozoi e la loro motilità; bloccano inoltre l'ovulazione e l’assorbimento dello zinco, sostanza fondamentale per la produzione dello sperma. È fondamentale anche limitare il consumo di caffè, che può ritardare il concepimento e evitare di fumare.
Abbiamo visto quanto l’alimentazione sia importante per una donna che desidera avere un bambino. Non esiste un menu specifico da seguire, l’importante è privilegiare un’alimentazione di tipo mediterraneo, che permette un’assunzione corretta e bilanciata di proteine, carboidrati e vegetali durante l’arco della giornata. Questo tipo di alimentazione fa sì che non sia necessaria l’aggiunta di integratori da prendere separatamente in capsule, perché fornisce tutte le sostanze necessarie al benessere fisico della futura mamma.
Vediamo quali sono le sostanze fondamentali e la loro incidenza sul processo di concepimento:
Folati: si tratta di antiossidanti naturali che si trovano in tutte le verdure a foglia: insalata, broccoli, cavoli. Forniscono non solo vitamine fondamentali, ferro e fibre ma sono riconosciute per l’apporto naturale di acido folico che contengono.
Zinco: nei cereali ed in particolare nelle proteine animali è presente questa sostanza necessaria a mantenere il livello ormonale nella norma, l’importante è non eccedere nell’assunzione di queste proteine, per esempio di carne rossa, che potrebbe sortire l’effetto contrario.
Vitamina C ed E: frutta, legumi, latticini e olio evo ne sono ricchi, quindi assumere le giuste porzioni di questi alimenti alternandoli nel menu settimanale sarà d’aiuto per la corretta ovulazione.
Cause infertilità maschile e femminile: il fattore nutrizionale è la prima causa
Lo stile di vita e l’alimentazione sono imprescindibili per favorire la fertilità. Lo affermano gli esperti che attribuiscono la massima importanza all’alimentazione per la salute generale e per quella ginecologica in particolare – prima, durante e dopo la gravidanza e per il corretto sviluppo del feto e del neonato. La prevenzione principale è il peso: essere normopeso è una prima condizione favorevole per portare avanti la gravidanza. Le donne sottopeso o obese hanno sia difficoltà a concepire che – eventualmente – a condurre serenamente e senza rischi la gravidanza.
Anche quando si ha l’intenzione di procreare e stimolare la propria fertilità – sia quella femminile che maschile – diventa importante seguire una dieta impostata da un nutrizionista o medico specialista, calibrando i fattori nutrizionali che favoriscono la fertilità.
La fertilità femminile viene stimolata se la dieta prevede un supplemento di ferro “eme” e non “eme”. Il ferro eme è una componente dell’emoglobina e altre proteine che si trova in piccola percentuale nel ferro alimentare di derivazione animale (carne e pesce). Il ferro non-eme è derivato da alimenti di originale vegetale e dal latte. La dieta per la fertilità comprende, inoltre:
- Cibi con proteine di origine vegetale come i legumi e di cereali integrali;
- Vitamine;
- La carne non più di 5 volte a settimana da alternare al pesce e ai legumi;
- Una porzione di verdura a ogni pasto;
- Tre frutti al giorno;
- Olio di oliva a crudo;
- Acido folico da assumere tramite le verdure a foglia verde scuro come gli spinaci ed eventualmente da addizionare con la prescrizione di integratori nutrizionali di acido folico.
Di conseguenza esistono dei cibi anti-fertilità, come per esempio – se si desidera rimanere incinta – non bisogna esagerare con il consumo di latte scremato e derivati, yogurt e gelati prediligendo, invece, il latte intero, ricco di calcio e vitamina D. Altre sostanze a rischio infertilità sono i grassi saturi di origine animale come burro, lardo, strutto, salumi; sono da prediligere, al contrario, l’apporto di carboidrati e grassi insaturi.
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Consigli anche per i futuri papà
Se è importante che una donna che desidera realizzare il sogno di diventare mamma , curi in modo particolare la sua alimentazione e che prenda delle sane abitudini per favorire la fertilità, è altrettanto vero che lo stesso dovrebbe fare il futuro papà. Ci sono degli accorgimenti che possono essere messi in pratica anche dagli uomini, soprattutto per ciò che riguarda l’alimentazione, che migliorano la produzione degli spermatozoi e quindi favoriscono le possibilità di riproduzione.
Da uno studio americano effettuato su un campione di circa un centinaio di uomini, risulta evidente che i soggetti che hanno assunto un maggiore quantitativo di omega 3, a discapito dei grassi che ne sono privi, hanno prodotto un numero maggiore di spermatozoi. Il consiglio è quello di privilegiare alimenti come il pesce, i legumi, la frutta secca e le verdure in generale che sono un concentrato di grassi polinsaturi.
D a evitare in modo assoluto il fumo, anche quello passivo, limitare il consumo di bevande alcoliche e praticare una regolare attività fisica (senza eccessi).
Quali sono gli alimenti che contribuiscono alla fertilità maschile?
La fertilità maschile può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la dieta. Sebbene la ricerca stia ancora esplorando tutti i dettagli, ci sono alcuni alimenti e nutrienti che sembrano sostenere e migliorare la fertilità maschile:
- Zinco: Questo minerale è cruciale per la produzione di testosterone e la motilità degli spermatozoi. Alimenti ricchi di zinco includono ostriche, carne rossa magra, pollame, fagioli, noci e cereali integrali.
- Acidi grassi omega-3: Questi acidi grassi possono aiutare a migliorare la forma e la fluidità degli spermatozoi. Puoi trovarli nel pesce grasso (come salmone, sgombro e sardine), noci e semi di lino.
- Vitamina C: Conosciuta per la sua capacità di migliorare la motilità degli spermatozoi e proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Alimenti ricchi di vitamina C includono agrumi, fragole, peperoni rossi e kiwi.
- Vitamina E: Funziona come un antiossidante e può aiutare a proteggere gli spermatozoi dai danni. Alimenti come noci, semi, spinaci e broccoli sono buone fonti di vitamina E.
- Folato: Mentre è spesso associato alla fertilità femminile, il folato (o acido folico) può anche aiutare a prevenire anomalie cromosomiche negli spermatozoi. Alimenti come verdure a foglia verde, fagioli e cereali fortificati sono ricchi di folato.
- Selenio: Questo minerale gioca un ruolo nella produzione di spermatozoi. Alimenti come noci brasiliane, tonno, manzo e pollo sono buone fonti di selenio.
- Antiossidanti: Altri antiossidanti, oltre alla vitamina C ed E, possono proteggere gli spermatozoi dallo stress ossidativo. Alimenti come bacche, noci, cioccolato fondente, pomodori e spinaci sono ricchi di antiossidanti.
- Coenzima Q10: Anche se necessita di ulteriori ricerche, alcuni studi suggeriscono che il coenzima Q10 può aiutare a migliorare la motilità degli spermatozoi. Lo si trova in carni e pesce, ma anche come integratore.
- Frutta e verdura: Sono ricche di vitamine, minerali e antiossidanti che possono contribuire alla salute generale e alla qualità del seme.
- Cibi ricchi di licopene: Il licopene, un carotenoide presente nei pomodori, può avere benefici per la motilità degli spermatozoi.
Oltre a ciò che si mangia, è importante anche notare ciò che è meglio evitare o limitare:
- Sovrappeso e obesità: Mantenere un peso sano può aiutare a migliorare la fertilità. Un'eccessiva assunzione di cibi grassi, zuccherati o altamente trasformati può contribuire all'obesità.
- Alcol e tabacco: Entrambi possono avere un impatto negativo sulla qualità del seme.
- Caffeina: Anche se la ricerca è mista, è una buona idea moderare l'assunzione di caffeina se si cerca di concepire.
Ricorda sempre di consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare importanti modifiche alla tua dieta, specialmente se stai prendendo in considerazione l'uso di integratori.
Le proprietà della frutta secca
È ormai consigliato da ogni esperto del settore – nutrizionisti, dietologi, alimentaristi – l’inserimento della frutta secca all’interno delle diete, sia come utile supporto per lo sport sia per l’integrazione alimentare, per adulti e bambini. La frutta secca è molto ricca di grassi ma, trattandosi di acidi grassi insaturi e polinsaturi, la loro presenza contribuisce in modo rilevante all’abbassamento dei livelli di colesterolo nel sangue e, quindi, a prevenire o almeno ridurre sensibilmente il rischio di malattie cardiovascolari. Va poi detto che la frutta secca non contiene glutine, quindi è un alimento consigliabile anche per i celiaci, oltre che per i vegani e i vegetariani.
Qual è la quantità giusta da assumere e quando assumerla
La quantità di frutta secca da consumare varia da persona a persona, poiché dipende dall'età, dalle caratteristiche fisiche e dal livello di attività fisica svolta. Tuttavia, a scopo indicativo, si può considerare una quantità di circa 30 grammi al giorno. È importante adattare questa quantità al proprio fabbisogno calorico giornaliero, prendendo in considerazione anche i consigli di un professionista.
La frutta secca è consigliabile consumarla lontano dai pasti principali, in momenti come la colazione o uno spuntino durante la giornata.
Un esempio di frutta secca benefica è rappresentato dalle prugne secche, che sono ricche di potassio, magnesio e zinco. Questi nutrienti hanno un effetto positivo sul metabolismo, sulle smagliature, sui radicali liberi e sui disturbi intestinali grazie alle proprietà diuretiche e lassative. La frutta secca contiene anche una buona quantità di acidi grassi omega-3, che sono utili nel ridurre i processi infiammatori e possono contribuire alla prevenzione di patologie cardiache e osteoporosi.
I valori nutrizionali della frutta essiccata
La frutta secca può essere classificata in due categorie distinte. La prima categoria è quella definibile come glucidica, poiché contiene una quantità elevata di zuccheri e pochi grassi. Rientrano in questa categoria frutti come l'ananas, le albicocche, le mele, le banane, le prugne, i fichi, l'uva, i mirtilli, i datteri, il mango e altri simili. Questa tipologia di frutta secca è spesso conosciuta anche come frutta candita.
La seconda categoria è quella lipidica, caratterizzata invece da una maggiore presenza di grassi e una minor quantità di zuccheri. In questa categoria rientrano le arachidi, le mandorle, le nocciole, i pinoli, i pistacchi, le noci, le castagne, la noce di cocco e altre simili. Questi tipi di frutta secca sono ricchi di grassi salutari.
In generale, la frutta secca è una buona fonte di proteine e apporta una considerevole quantità di energia al corpo. Pertanto, viene spesso consumata da persone che praticano attività fisica intensa, come gli appassionati di body building, nonché da coloro che seguono una dieta specifica per gli sportivi. La frutta secca può fornire un sostegno nutrizionale importante per sostenere l'attività fisica e favorire la riparazione e il recupero muscolare.
La frutta secca, come mandorle, noci, pistacchi e noci del Brasile, sono ricche di magnesio. Per esempio, solo un pugno di mandorle può coprire circa il 20% del fabbisogno giornaliero di magnesio per un adulto. Inoltre, la frutta secca ha il vantaggio di essere facilmente portatile e pronta da mangiare, rendendo semplice integrare il magnesio nella dieta quotidiana. E non dimentichiamo che la frutta secca non solo è una grande fonte di magnesio, ma apporta anche una varietà di altri nutrienti essenziali, tra cui fibre, proteine e grassi sani. Per questo motivo, la frutta secca rappresenta un modo eccellente e naturale per incrementare l'apporto di magnesio e, contemporaneamente, beneficiare di una serie di altre proprietà nutritive.
Per quanto concerne il cibo... se cerchi un regime alimentare che ti permetta di purificare il tuo corpo leggi il nostro articolo sull'Iridologia.
Diete vegetariane e frutta secca
E’ importante sapere che la frutta oleosa è particolarmente indicata per chi segue una dieta vegetariana, che si basa quindi sul consumo di verdura, frutta e cereali, perchè è in grado di apportare all’organismo le proteine di cui ha bisogno per funzionare al meglio. Inoltre l’alta concentrazione di fibre e acidi grassi mono e polisaturi, la rende un ottimo alleato per diminuire le probabilità di sviluppare patologie come il diabete, l’obesità, ipercolesterolemia ecc.
Questo alimento è però anche ricco di calorie, quindi deve essere consumato con moderazione e soprattutto abbinato ad una dieta alimentare ipocalorica, che limiti il consumo di altri cibi ricchi di grassi saturi, come i formaggi e le carni rosse, altrimenti rischia di essere una delle cause principali dell’aumento di peso. E’ preferibile consumare questo alimento lontano dai pasti principali e mangiarlo come snack o spuntino a metà mattina o pomeriggio, insieme ad un frutto fresco di stagione, ad esempio una mela.
E’ bene non superare mai i 20 gr al giorno di frutta secca, e va scelta quella che si trova in commercio con il guscio, più sana rispetto a quella che si compra sgusciata e tagliata in pezzi, perchè non ha subito l’aggiunta di antiossidanti artificiali, che hanno il compito allungare i tempi di conservazione.
La frutta glucidica o essiccata è la frutta fresca che dopo opportuni metodi di trattamento viene essiccata. Qualsiasi frutto può essere essiccato, dopo il trattamento il frutto perde tutta la quantità di acqua di cui era composto, il risultato sarà che il valore nutritivo della frutta essiccata sarà maggiore.
Già dall’antichità si procedeva all’essiccazione della frutta, il procedimento è abbastanza semplice, con un po’ di pazienza e voglia di fare si può ottenere frutta essiccata, naturale, genuina e salutare in casa con pochissime spese.
Unica cosa, oltre alla pazienza, avrete bisogno di belle giornate soleggiate. Difatti il processo di essiccazione della frutta ha bisogno dei raggi solari. Il sole purtroppo non sempre ci accontenta e quindi quando non è disponibile, si può procedere all’essiccazione con l’aiuto di appositi essiccatori o di un forno da cucina.
Se procederete con i raggi solari, dovrete rispettare alcuni suggerimenti, bisogna mettere la frutta su dei pannelli in acciaio inossidabile al sole ma in un posto ben ventilato, al resto penserà il sole che se abbastanza forte raggiungerà il suo scopo in poco tempo. Una volta essiccata, la frutta va conservata in barattoli di vetro e consumata quando serve.
Benefici
Grazie alle sue proprietà nutritive la frutta secca e essiccata fa molto bene alla salute, unico accorgimento è non esagerare con le dosi specialmente chi è in sovrappeso, in quanto specialmente quella essiccata, contiene molti zuccheri. Studi effettuati hanno rivelato che mangiare tutti i giorni almeno trenta grammi di frutta con il guscio in special modo noci, mandorle e noci, si ottengono tanti benefici per il nostro benessere.
Oltre ai grassi monoinsaturi contengono il ferro, specialmente le noci, le nocciole e le mandorle. Anche la frutta essiccata è ricca di ferro, le pesche essiccate, abbondano anche di calcio, di varie vitamine tra le quali la più importante è la B3, contiene niacina e beta-carotene. Fibre e ferro sono molto abbondanti anche nei fichi essiccati il loro apporto di fibre sono un toccasana per le funzionalità intestinali.
Mangiare frutta secca porta innumerevoli vantaggi a chi ha il diabete di tipo 2, questi piccoli frutti contribuiscono a tenere sotto controllo il valore della glicemia, abbinare alla dieta per il diabete qualche noce, mandorla o nocciola al mattino a colazione o per uno spuntino pomeridiano è un modo molto salutare di controllare la propria salute.
Ecco un esempio di dieta settimanale che favorisce la fertilità sia per uomini che per donne
Colazione
- Lunedì: yogurt greco con frutta fresca e noci
- Martedì: uova strapazzate con pane integrale e avocado
- Mercoledì: cereali integrali con latte o yogurt e frutta fresca
- Giovedì: toast con avocado e uova
- Venerdì: frullato di frutta e verdura con proteine in polvere
- Sabato: pancake con frutta fresca e noci
- Domenica: granola con latte o yogurt e frutta fresca
Pranzo
- Lunedì: insalata con pollo o pesce
- Martedì: pasta integrale con verdure e proteine
- Mercoledì: riso integrale con verdure e tofu
- Giovedì: zuppa di verdure con pane integrale
- Venerdì: sandwich integrale con verdure e proteine
- Sabato: hamburger di lenticchie con verdure
- Domenica: pesce al forno con verdure
Cena
- Lunedì: pollo al forno con verdure
- Martedì: pesce al vapore con verdure
- Mercoledì: tofu con verdure
- Giovedì: lenticchie con riso integrale e verdure
- Venerdì: uova strapazzate con verdure
- Sabato: hamburger di lenticchie con verdure
- Domenica: pizza integrale con verdure
Spuntini
- Frutta fresca
- Verdura cruda
- Yogurt greco
- Frullati di frutta e verdura
- Frutta secca
- Semi
Bevande
- Acqua
- Tè verde
- Caffè
- Latte
- Yogurt
- Frutta fresca
Questa dieta è ricca di nutrienti che sono importanti per la fertilità, come:
- Proteine: le proteine sono essenziali per la produzione di ormoni e per la salute generale delle cellule.
- Ferro: il ferro è necessario per la produzione di globuli rossi, che trasportano l'ossigeno a tutte le parti del corpo.
- Acido folico: l'acido folico è importante per la salute del feto nelle prime fasi della gravidanza.
- Vitamina D: la vitamina D è importante per l'assorbimento del calcio, che è necessario per la salute delle ossa e dei denti.
- Omega-3: gli omega-3 sono importanti per la salute del sistema cardiovascolare e per la salute riproduttiva.
Inoltre, questa dieta è equilibrata e varia, il che aiuta a mantenere un peso sano, che è importante per la fertilità.
Ecco alcuni consigli aggiuntivi per seguire una dieta che favorisca la fertilità:
- Limitare il consumo di cibi trasformati e zuccheri raffinati. Questi alimenti possono aumentare il rischio di obesità, che può compromettere la fertilità.
- Consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. La frutta e la verdura sono ricche di vitamine, minerali e fibre, che sono tutti importanti per la salute riproduttiva.
- Consumare cibi ricchi di omega-3, come pesce, noci e semi. Gli omega-3 sono importanti per la salute del sistema cardiovascolare e per la salute riproduttiva.
- Limitare il consumo di alcol. L'alcol può compromettere la fertilità sia negli uomini che nelle donne.
- Fare attività fisica regolarmente. L'attività fisica regolare aiuta a mantenere un peso sano e a migliorare la salute generale, che sono entrambi importanti per la fertilità.
Se stai cercando di concepire, è importante parlare con un medico o un nutrizionista per ottenere consigli personalizzati.
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