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Il mondo delle diete è un mondo che definire vulcanico significa dir poco, dal momento che ne nascono di continue, ogni anno c’è la tanto annunciata “dieta rivoluzionaria”. Detto ciò, aggiungiamo anche che ogni dieta professa delle cose buone e delle cose che lo sono meno. Ultimamente sempre più spesso si sente parlare di una dieta liberamente ispirata alla dieta, al regime alimentare e allo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori del Paleolitico.

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Tutto bene, molto affascinante anche, ma è effettivamente possibile, adesso, portare avanti una dieta del genere? Come fare nei ristoranti o, più semplicemente, dove procurarsi gli alimenti?

Ad ogni buon modo lasciamo la “moda” della Paleo Diet, e occupiamoci di un tipo di dieta differente, già da un po’ presente in giro per il mondo, possiamo dire in tal senso che ha superato il collaudo del tempo. Sto parlando della famosa dieta definita ipocalorica, che se seguita con costanza vi permetterà di ottenere di nuovo il vostro peso forma.

Ci sono però delle cose che, sempre a proposito della dieta ipocalorica, vanno dette.

Limiti del regime alimentare ipocalorico

La dieta ipocalorica non fa male, ma non è una soluzione ottimale per chi vuole dimagrire. Perché? Perché il corpo ha la capacità di adattarsi ai cambiamenti, cosa che rende, sul lungo periodo, la dieta ipocalorica non più adatta. Infatti, chi segue una dieta ipocaloria per 4-6 mesi, e poi ritorna a mangiare normalmente per altri 6 mesi, ottiene, come risultato finale, dopo i 12 mesi, un peso maggiore di quello precedente alla dieta.

Per quale motivo? Semplice! Il corpo umano consuma, ogni giorno un certo quantitativo di calorie, dato dalla somma del metabolismo basale (il consumo giornaliero di calorie del corpo a riposo) che va sommato con le calorie spese per le azioni compiute durante la giornata. Ergo, se ingeriamo un quantitativo minore di calorie rispetto a quello consumato, l’organismo va a prendere l’energia dalle scorte di grasso corporeo.

Il ragionamento non fa una grinza, ma sino a un certo punto. L’organismo quando gli forniamo meno calorie di quello che necessita va a cercare il nutrimento da altre parti, ma non sempre prende solo dal grasso, ma anche dai muscoli. Come già detto, il corpo è adattogeno, il che sta a significare che è capace di abituarsi al nuovo quantitativo di calorie, e lo fa abbassando anche il suo metabolismo basale, vale a dire che, per la legge di conservazione, impiega meno calorie per espletare le sue funzioni.

Cosa succede quando si termina il mantenimento della dieta

Tutto ciò porta il corpo ad esporsi a un problema importante: infatti, dopo aver completato la dieta, e aver finito, nel migliore dei casi, la dieta di transizione, quando si torna a mangiare normalmente si tende ad ingrassare molto più di prima.

Al fine di sfruttare al meglio i principi del regfime dietetici ipocalorico, bisognerebbe evitare di abbassare troppo l’ingerimento delle calorie, bensì cercare di alzare il metabolismo basale, aumentando in tal modo anche la Massa muscolare (ovviamente le massa magra).

Fare una dieta ipocalorica significa mangiare dei cibi che apportano un giusto equilibrio nutrizionale ed hanno poche calorie. Se bisogna perdere molti chili è preferibile fare una dieta che non scenda sotto le mille calorie giornaliere, altrimenti si rischia di sentirsi stanchi e portare a termine la dieta risulterà ancora più difficile. Una dieta ipocalorica bilanciata non è molto impegnativa ma di lunga durata.

Come suddividere i pasti

La cena deve essere un pasto leggero, è preferibile quindi mangiare carne o pesce con un contorno di verdure.

In un regime alimentare ipocalorico bisogna prestare particolare attenzione alla scelta dei condimenti che si usano, bisogna utilizzare un cucchiaio di olio extra vergine di oliva al giorno e condire i cibi con poco sale. Per colorare e insaporire un po’ i cibi è possibile utilizzare le spezie, il limone e la salsa di pomodoro fresco.

Questo genere di dieta è generalmente costituito da un regime alimentare che apporta circa 1200 calorie dieta al giorno. Quando si segue una dieta, di qualsiasi genere essa sia, è importante fare anche una moderata attività fisica, che aiuterà a bruciare un quantità maggiore di calorie e rinforzerà la massa muscolare.

Menù dieta ipocalorica

Di seguito proponiamo un esempio di menù dieta ipocalorica, che se seguito con costanza, vi permetterà di ottenere senza grandi sforzi il vostro peso ideale. Ecco il menu di questo tipo di dieta:

Lunedì:

  • Colazione: Frullato di frutta con una manciata di avena, 1 banana e fragole.
  • Pranzo: Insalata di pollo grigliato con pomodori, cetrioli, carote e una porzione di quinoa.
  • Cena: Salmone al forno con broccoli e patate dolci.

Martedì:

  • Colazione: Yogurt greco con mirtilli e un po' di miele.
  • Pranzo: Zuppa di lenticchie con una fetta di pane integrale.
  • Cena: Petto di pollo alla griglia con verdure miste al vapore.

Mercoledì:

  • Colazione: Omelette con spinaci e pomodori.
  • Pranzo: Insalata di tonno con ceci, pomodori, cipolla rossa e olive.
  • Cena: Spaghetti integrali con salsa di pomodoro e verdure grigliate.

Giovedì:

  • Colazione: Ciotola di avena con frutta di stagione e un pizzico di cannella.
  • Pranzo: Sandwich di tacchino con lattuga, pomodoro e senape su pane integrale.
  • Cena: Pesce bianco al forno con asparagi e quinoa.

Venerdì:

  • Colazione: Pancake di banana e avena con un pugno di frutti di bosco.
  • Pranzo: Insalata di quinoa con avocado, pomodori, cetrioli e feta.
  • Cena: Bistecca di manzo magra con patate al forno e spinaci saltati.

Sabato:

  • Colazione: Frullato di proteine con spinaci, mela, banana e latte di mandorle.
  • Pranzo: Wraps di pollo con verdure grigliate e hummus.
  • Cena: Gamberi grigliati con riso integrale e verdure saltate.

Domenica:

  • Colazione: Uova strapazzate con pane integrale tostato e avocado.
  • Pranzo: Insalata greca con pollo grigliato.
  • Cena: Orata al forno con zucchine e peperoni.

Meglio le diete che i regimi alimentari

Uno degli argomenti su cui le donne sono particolarmente preparate sono le diete dimagranti. La maggior parte delle persone, infatti, non si sente a proprio agio con il proprio corpo e desidera tornare al proprio peso ideale. Secondo il naturopata americano Peter D’Adamo, ideatore della dieta del gruppo sanguigno, uno dei fattori dei quali è importante tener conto quando si desidera seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è proprio il gruppo sanguigno.

Probabilmente non tutti sanno che il nostro corpo è predisposto a particolari diete piuttosto che a determinati regimi alimentari. Il tutto va studiato nel minimo dettaglio per mettersi in forma e soprattutto per intraprendere una strada particolarmente complicata (la dieta) accompagnati da consigli specifici e quindi più performanti.

Esistono quattro differenti gruppi sanguigni, il gruppo A, B, AB e O, in base al gruppo sanguigno di appartenenza devono essere consumati determinati alimenti. E’ bene sapere che diversi scienziati e nutrizionisti non sono d’accordo con i principi ai quali si inspira la dieta del gruppo sanguigno, perché sono fermamente convinti che l’organismo abbia bisogno di tutti i principi nutritivi che si trovano nei cibi.

Diete in base ai gruppi sanguigni

Secondo D'Adamo, alcuni alimenti presentano delle particolari proteine, chiamate lectine, che sono in grado di influenzare in differente modo i vari gruppi sanguigni, A, B, AB e 0. Il naturopata D'Adamo, parte dal presupposto che i differenti gruppi sanguigni umani, si sono formati grazie all'evoluzione della specie e che potrebbero in un modo o nell'altro riflettersi nelle differenti attitudini comportamentali, alimentari e sportive.

  • Per esempio, il gruppo sanguigno 0, l'antenato dei vari gruppi sanguigni, caratterizza il cacciatore e l'atleta; il suo organismo quindi necessita e trae maggiori benefici dalle diete iperproteiche, come la dieta a zone o la dieta Atknis e tutte quelle diete che hanno le proteine come elemento fondamentale.
  • Il gruppo sanguigno A, invece, caratterizza l'agricoltore; in questo caso, la dieta del gruppo sanguigno a dovrebbe essere ricca di alimenti vegetali e cereali in quanto se ne traggono maggiori benefici.
  • Il gruppo B, invece, caratterizza il nomade, persone che possiedono un efficacie sistema immunitario e apparato digestivo, secondo l'esperto D'Adamo chi possiede questo gruppo sanguigno può consumare con una certa libertà qualsiasi tipo di latticino, evitando alimenti con conservanti e zuccheri semplici.
  • Infine, il gruppo AB, si mette in mezzo tra il gruppo A e il gruppo B dal punto di vista dietetico può consumare qualsiasi cibo, ovviamente con moderazione!

Alimentazione per il gruppo sanguigno a

Di seguito sono illustrate le caratteristiche dei regimi alimentari in base al gruppo sanguigno

  • La dieta per le persone che hanno il gruppo sanguigno A prevede alimenti ricchi di cereali e vegetali e devono limitare il consumo della carne.
  • Le persone che hanno il gruppo sanguigno B hanno generalmente un sistema immunitario e digestivo forte e possono mangiare quasi tutti gli alimenti. E’ preferibile però che consumino in maniera limitata i cibi che contengono elevate quantità di zuccheri semplice e conservanti.
  • Le persone che hanno il gruppo sanguigno AB possono mangiare con moderazione tutti i generi alimentari, consumando però con moderazione i latticini. Le diete iperproteiche e la dieta Atkins sono ideali per queste persone.
  • Le persone che hanno il gruppo sanguigno 0 devono prediligere il consumo di cibi di origine animale e limitare il più possibile i latticini, il pane, il riso e la pasta.